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Valutazione del rischio & delibera (Il vero momento in cui il bancario si gioca la reputazione… e il bonus)

 


1. I tre volti del rischio: economico, finanziario, gestionale

Tipo di rischioDefinizione operativa (niente accademia)“Spia” da tenere d’occhioBattuta light
EconomicoCapacità dell’impresa di generare reddito duraturoMargine operativo in calo ≥ 3 anni; margini < benchmark settore«Se il fatturato fa jogging e i costi corrono la maratona … indovina chi vince?»
FinanziarioCapacità di far fronte a debiti e fabbisogno di cassaPFN/EBITDA > 4; DSCR < 1; CCN negativo«Hai soldi in tasca o solo una bella stretta di mano?»
GestionaleQualità della governance e coerenza del piano industrialePiano strategico assente; turnover management; KPI non monitorati«Guidi l’azienda o l’azienda guida te (verso il burrone)?»

Schema mentale - semiserio

Ricavi ↑ Costi ↓ = Rischio ECONOMICO ok Cash-flow ↑ Debiti gestibili = Rischio FINANZIARIO ok Team competente Visione strategica = Rischio GESTIONALE ok

2. Valutazione del merito creditizio (il “voto” all’impresa)

🔍 2.1 – Griglia di valutazione del merito creditizio (semplificata ma efficace)

Per aiutare un bancario a formulare un giudizio affidabile, possiamo costruire una griglia a punteggio che attribuisce un massimo di 100 punti a un’impresa, valutando sei aree fondamentali. Ogni area ha un peso percentuale basato sulla sua rilevanza nella capacità di rimborso e sostenibilità del rischio.

Fattore da valutarePesoValutazione “eccellente” (20 pt)Valutaz. “sufficiente” (10 pt)Valutazione “critica” (0 pt)
1. EBITDA margin vs media di settore20%≥ 3 punti percentuali sopra la media del settoreIn linea (±3 punti %)Inferiore di oltre 3 punti %
2. PFN/EBITDA (leva finanziaria)20%≤ 2,0tra 2,1 e 4,0> 4,0
3. DSCR prospettico (copertura debito)20%≥ 1,4tra 1,1 e 1,3< 1,1
4. Trend ROI ultimi 3 anni15%ROI crescente e >8%ROI stabile o modesto (4–8%)ROI decrescente o <4%
5. Qualità governance e reporting15%Budget annuale + report trimestrali + KPI strutturatiReporting annuale baseNessun controllo gestionale formale
6. Settore e Paese10%Settore stabile + paese a basso rischio (es. Italia, Francia)Settore ciclico o paese medio rischioSettore ad alta volatilità o paese high-risk

📌 Soglie di giudizio sintetico:
  • ≥ 70 pt       → Affidamento approvabile (eventuali covenant soft)
  • 55–69 pt    → Zona grigia → servono garanzie, patti, approfondimenti
  • < 55 pt       → Alto rischio → possibile diniego o forte mitigazione
🧮 2.2 – Esempio di applicazione della griglia (azienda manifatturiera 30 M€ fatturato)

Supponiamo di avere un’impresa del settore metalmeccanico, ecco come si comporta sulla nostra griglia:

FattoreDati osservatiGiudizio sinteticoPunteggio assegnato
EBITDA margin11% contro 9% media settore+2 pt: in linea ma non eccellente    15/20
PFN/EBITDA2,8 → leva moderataZona media    10/20
DSCR prospettico (2024–25)1,25Sufficiente    10/20
ROI 3 anni6,2%, stabileROI medio ma costante    10/15
GovernanceReporting trimestrale + pianificazione semestraleBuono ma non strutturato    11/15
Settore e paeseSettore ciclico ma in ripresa, Paese = ItaliaVolatilità medio-bassa     6/10
TOTALE PUNTEGGIO62/100

💡 Conclusione:

L’azienda si posiziona nella “zona grigia”. Può essere affidata, ma è opportuno prevedere garanzie accessorie (ipoteca o fideiussione) e covenant che pongano soglie minime a DSCR e PFN/EBITDA, per evitare un deterioramento del profilo di rischio in corso di rapporto.

📊 2.3 – Confronto fra imprese: valutare il merito creditizio "con occhi da analista"

Dopo aver visto come costruire un punteggio sintetico per una singola impresa, passiamo ora alla valutazione comparata tra più imprese. È qui che il mestiere bancario prende davvero forma: guardare lo stesso numero, ma nel contesto giusto.

Facciamo il caso di tre imprese, tutte del settore manifatturiero, con fatturati compresi tra i 25 e i 35 milioni di euro.

FattoreImpresa A (solida)Impresa B (intermedia)Impresa C (fragile)
EBITDA margin13%8%4%
PFN/EBITDA1,73,25,8
DSCR 20241,61,10,9
ROI 3 anniIn crescita (9%→11%)Stabile (6%)In calo (5%→3%)
GovernanceKPI trimestrali + BDGReport annuale baseAssente
SettoreMeccanica stabileMeccanica ciclicaAutomotive instabile
Punteggio sintetico82/10060/10038/100
GiudizioAffidabileDa tutelareDa escludere


🧩 Cosa impariamo da questo confronto?

  1. Gli stessi indici possono avere pesi diversi a seconda del contesto:
    Un PFN/EBITDA di 3,2 (Impresa B) può ancora essere compatibile con l’affidamento se:

    • l’EBITDA è stabile,

    • ci sono garanzie a supporto,

    • il DSCR non scende sotto l’1,1.

  2. Il DSCR è il campanello più diretto della sostenibilità finanziaria futura:
    Impresa C, con DSCR sotto l’1, mostra che l’azienda non ha sufficiente generazione di cassa per far fronte al debito. Anche se altre aree sono “passabili”, questo indicatore può portare al rifiuto.

  3. La governance cambia il gioco:
    L’Impresa A sa dove va. Ha dati aggiornati, obiettivi chiari e controllo di gestione. È come salire in macchina con un autista sobrio, che sa guidare e ha anche il navigatore.

🎯 Suggerimento pratico

Quando analizzi più aziende simili, non farti ingannare solo dal fatturato o dall’utile. Confronta le imprese sui margini, la leva, la gestione e il contesto settoriale.
In sede di delibera, inserisci note comparative per rafforzare il tuo giudizio e rendere la proposta più professionale e strutturata.

🧠 In conclusione

Una valutazione comparata ben scritta in delibera fa capire che non è un caso se abbiamo detto “sì” a uno e “no” a un altro. Aiuta anche il tuo "Capo" ad avere una visione più completa... e magari, a fidarsi di te come analista e non solo come istruttore di pratiche.



3. Mitigare il rischio: quali leve usare

MitigazioneQuando convieneEsempio numerico
Garanzia reale (ipoteca)Investimento su immobile produttivoLTV 65 %, valore perizia 3 M€
Fideiussione sociPMI familiare con leva 3-4Impegno patrimoniale 1 M€
Covenant PFN/EBITDALeverage buy-outTest semestrale, soglia 3,5
DSCR lock-upProject financeBlocco dividendi se DSCR < 1,2
Retention cash-flowFlussi incertiVincolo 20 % EBITDA in riserva
Fondo MCC / SACEPMI scoring medioCopertura 60 % sul rischio default

«Il covenant è come la cintura in macchina: ti stringe, ma la multa è peggio».

4. Presentazione bozza di delibera 

Cliente: Officine Alfa S.r.l.
Richiesta: Finanziamento M/L € 2 000 000 (7 anni) + linea autoliquidante € 1 000 000
Analisi rischio:
• EBITDA margin 11 % vs 9 % settore – positivo
• PFN/EBITDA 2,8 – da monitorare
• DSCR prospettico 1,25 – sufficiente
Mitigazioni proposte:
• Ipoteca 1° grado su capannone (LTV 65 %)
• Covenant PFN/EBITDA ≤ 3,2 e DSCR ≥ 1,15 test annuale

Delibera: APPROVAZIONE con condizioni sopra esposte



5. Schema mentale completo (da stampare e tenere sulla scrivania)

  1. Raccolta Dati  > bilanci riclassificati, analisi di settore, analisi macro
  2. Risk Scan        > economico, finanziario, gestionale 
  3. Scoring           > punteggio 0-100: >70 ok, 55-69 mitigare, <55 no
  4. Mitigazioni     > garanzie reali, personali, covenant, fondi  garanzia 
  5. Delibera         > oggetto, importo, finalità, rischi, garanzie, condizioni
“Se il DSCR è stonato, il concerto lo paga la banca”.

Conclusione

«Il numero è muto finché non lo metti in compagnia di un altro numero.
Insieme cominciano a parlare, a fare la morale… e a volte dicono pure la verità!
Ma ricordate: nessuna formula batte il buon senso. Se l’indice fa ridere, magari la banca non riderà. E se tutti gli indici sembrano perfetti… fatevi un’altra domanda: non sarà che il bilancio si è messo il trucco?»









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